CNA Gallura

Artigiani al Museo 2024: Un viaggio tra arte e persone. Marina Deledda, direttrice CNA Gallura, spiega il successo dell’edizione 2024

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La recente manifestazione Artigiani al Museo, organizzata dalla CNA Gallura all’interno dell’evento Benvenuti Vermentino, si è conclusa con un notevole successo. Con oltre 2.500 visitatori, 300 opere esposte e la partecipazione di 50 artigiani, questa edizione ha dimostrato l’importanza dell’artigianato artistico nel contesto culturale e territoriale Sardo. Abbiamo intervistato Marina Deledda, direttrice della CNA Gallura, per analizzare i risultati e il significato di questa manifestazione.

Marina, come commenta il successo di Artigiani al Museo?

 Siamo estremamente soddisfatti di come è andata questa edizione. I numeri parlano chiaro: 2.500 visitatori, 300 opere esposte e 50 artigiani coinvolti. Questi dati ci confermano che l’artigianato non è solo un settore produttivo, ma una componente essenziale della nostra identità culturale. Per noi della CNA Gallura, non è solo un lavoro, ma una missione personale. Il coinvolgimento dell’associazione e delle persone che la compongono è centrale. Dietro ogni opera d’arte c’è un vissuto, a volte di intere generazioni, che si condensa in pochi centimetri di legno, pietra o tessuto.

Qual è l’aspetto umano dell’artigianato che desiderate evidenziare?

Noi lavoriamo non solo sulla preparazione tecnica dei nostri associati, ma sulla loro dimensione umana. L’artigianato è fatto di persone, di storie personali e familiari. Ogni opera racchiude esperienze, passioni e tradizioni. Quei pochi centimetri di materiale – che sia legno, pietra, metallo o tessuto – sono come il DNA: un concentrato di microcosmi umani. Come accade per le stringhe di materiale genetico che danno vita a infinite esperienze, così un’opera d’artigianato può raccontare molto di più di ciò che appare.

Il tema della Contaminazione Materica è stato centrale in questa edizione.

Il tema della Contaminazione Materica è stato brillantemente esplorato dal direttore artistico dell’evento, Marcello Muru. La sua visione si basa sull’idea che materiali diversi possano coesistere e arricchirsi reciprocamente. Questa contaminazione non è solo tra materiali, ma anche tra culture, tradizioni e tecniche. I visitatori hanno potuto vedere come gli artigiani sardi siano in grado di reinterpretare la loro arte utilizzando tecniche moderne, senza mai perdere il legame con la loro terra e le loro radici.

Qual è stato il ruolo di Marcello Muru e Mara Damiani in questo evento?

Marcello Muru ha svolto un ruolo fondamentale come direttore artistico. La sua idea di Interdipendenza Materica e Contaminazione dei Materiali  ha dato un nuovo respiro alla manifestazione, permettendo agli artigiani di sperimentare e innovare. È riuscito a creare un percorso che ha coinvolto i visitatori in un’esperienza multisensoriale, dove arte e materia si fondono in maniera armonica.

Un altro contributo fondamentale è stato quello di Mara Damiani, che ha curato tutta la grafica dell’evento.

Mara è riuscita a raccontare l’artigianato sardo attraverso il linguaggio della grafica, rendendo visibili e comprensibili elementi della nostra cultura che spesso sono impliciti. Il suo lavoro ha fatto sì che l’identità artigiana emergesse anche visivamente, rendendo ogni elemento dell’esposizione coerente con il messaggio che volevamo trasmettere.

Quali sono le prospettive future per Artigiani al Museo?

Il successo di quest’anno ci dà grande entusiasmo per il futuro. Vogliamo continuare a crescere e a far conoscere l’artigianato artistico non solo in Sardegna, ma anche a livello nazionale e internazionale. Il nostro obiettivo è quello di creare sempre più opportunità di confronto e collaborazione tra gli artigiani, per stimolare nuove contaminazioni creative. Questo evento è solo l’inizio di un percorso più ampio che valorizza non solo le opere, ma le persone e le storie che ci stanno dietro.

Artigiani al Museo è molto più di una semplice esposizione. È un viaggio nelle tradizioni e nelle innovazioni, un’esplorazione del cuore dell’artigianato che vive nel presente, ma guarda al futuro. Grazie al lavoro e alla passione di persone come Marcello Muru e Mara Damiani e di tutto lo staff CNA Gallura possiamo dire che questa manifestazione ha lasciato un segno profondo in tutti noi.

“Ci auguriamo- conclude Marina Deledda – di poter collaborare in futuro con un numero sempre
maggiore di artigiani artisti e designer per valorizzare a livello nazionale e internazionale la nostra ricchezza”

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